Nella società odierna sembra che la libertà sia un diritto che abbiamo conquistato, ma ci sbagliamo molto. Alcuni dei grandi mali del nostro tempo si riflettono nei disturbi psicologici e nelle alterazioni psicosomatiche che il nostro corpo e la nostra mente soffrono, e sono il riflesso di paure irrisolte, conseguenza del non credere nelle proprie energie e non poter sviluppare la propria libertà. Preferiamo navigare sotto costa e non rischiare il mare aperto che ci consentirebbe di vedere e sperimentare altri orizzonti.
La maggior parte della gente preferisce una ‘disperata rassegnazione’ alla possibilità di rischiare un viaggio, magari all’interno di sé… senza dubbio più difficile! Semplicemente per verificare chi vogliamo essere, vivere la vita che vorremmo gustare, raggiungere i nostri obiettivi.
A volte sperimentiamo internamente una dualità che conduce su percorsi senza uscite; si continua a recitare esibendoci in una carrellata di menzogne per gestire i propri complessi e frustrazioni. Come direbbe William Shakespeare “tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti”.
Per smettere di recitare, servirebbe mettere a fuoco la nostra esistenza, fare il punto della situazione; riflettere sul senso della vita, delle relazioni che contano, dell’amore, alla luce di una realtà che, a volte, è in disarmonia con il nostro essere.
Servirebbe provarci, iniziare a gustare il senso della libertà, capire che spetta solo a noi scegliere la vita che vogliamo vivere. E ancora prima di tutto questo, servirebbe capire cosa si vuole; rispondere ad una sola domanda che per quanto semplice, nasconde qualcosa di estremamente potente e illuminante. Una domanda che si concentra sullo scopo piuttosto che sui mezzi, una domanda che ti chiede di fingere di possedere la lampada di Aladino e fantasticare su come vorremmo che fosse il nostro domani:
“Immagina che stanotte, mentre dormi, succeda un miracolo. Quando ti alzi la mattina dopo, da cosa capisci che le cose vanno improvvisamente meglio?”
Perché….non puoi essere libero se prima non immagini la tua libertà!